Sito fotografico di Franco Lubrani
Devo a un felice tour della Tunisia nell'anno 1972, il mio primo viaggio intercontinentale, la magica circostanza in cui divenne esplicita l'esigenza, sino a quel tempo ancora latente, di fare dei viaggi una fonte di conoscenza e un strumento di comunicazione.
Alla realizzazione di questo sogno, contribuì, in maniera determinante, una fortunata, e del tutto imprevedibile occasione, appena due anni dopo quella prima esperienza. Ero un giovane funzionario della RAI-TV, destinato a passare la vita dietro una scrivania, quando in un giorno per me indimenticabile, la Direzione dell'Azienda mi propose di assumere un incarico che comportava, tra l'altro, un'intensa attività all'estero.
Accettai subito l'offerta, senza ponderare i disagi derivanti da un lavoro che avrebbe comportato oltre duecento giorni di trasferta l'anno; in realtà, l'entusiasmo e le energie di cui disponevo allora, si dimostrarono adeguate all'impegno assunto che riscosse piena soddisfazione da parte dei committenti. ebbi così l'occasione di visitare, dal 1974 al 1979, una cinquantina dei principali Paesi Europei ed extra europei a volte in condizioni di estrema precarietà sia per problemi logistici, sua per situazioni politiche.
In questo periodo, le esigenze di servizio non mi consentirono di documentare adeguatamente le realtà dei luoghi dove mi recavo, di cui restano testimonianze assai modeste consistenti in genere in foto ricordo o filmini artigianali, oltre ovviamente alle risultanze di cinque passaporti.
Ci furono momenti esaltanti come la traversata dell'Hoggar, nel Sahara algerino, o l'incursione tra i primitivi della Somalia e avventure memorabili, anche per le conseguenze,come il viaggio nel nord del Camerun, dove contrassi una pericolosa forma di malaria. Quest'ultimo episodio, nel gennaio del 1979, che richiese il ricovero in ospedale, generò in me un ripensamento che m'indusse a rimettere all'Azienda il prestigioso mandato.
Mi ritrovai di nuovo dietro una scrivania, stavolta come dirigente, per dieci lunghissimi anni, nel corso dei quali cominciai a familiarizzarmi con l'uso di fotocamere professionali maturando, in gran segreto, il progetto che mi portò a lasciare definitivamente l'impiego, e i suoi non pochi vantaggi, per tornare a curiosare nel mondo con occhi nuovi.
Da quel momento iniziò una serie, ancora in atto, di viaggi, finalizzati prevalentemente a documentare realtà ambientali ed etniche tuttora caratterizzate da un forte legame con la natura e dalla pratica di tradizioni e usi e costumi ancestrali. L'11 Settembre 2001 ho avuto la ventura di fotografare dal vivo la tragedia delle Torri Gemelle a New York.
Il materiale fotografico da me prodotto, che al momento consiste in oltre 50.000 immagini quasi totalmente digitali o digitalizzate, è entrato a far parte dell'Archivio storico della Società Geografica Italiana per effetto di un atto di donazione da me sottoscritta nel 2005.
I risultati in estrema sintesi di questo lavoro, ultraventennale, sono contenuti nel presente catalogo , che ha carattere provvisorio, sia per il completamento della fase di digitalizzazione dei residui lavori in formato analogico, ancora esistenti nel mio archivio personale, sia perché coltivo la speranza, di continuare ad ampliare, nel prossimo futuro, le mie conoscenze del meraviglioso mondo in cui viviamo.
Franco Lubrani Roma, Gennaio 2017